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Il caso. Il rilancio leghista su un provvedimento molto pericoloso e criticato anche da tutte le associazioni ambientaliste e antimafia: c’è il rischio di allargare l’area dell’illegalità. Continua l’escalation in un governo allo sbando

Da quattro giorni impegnato a rilanciare il suo primato su un governo allo sbando, e sui Cinque Stelle a pezzi, ieri Matteo Salvini ha lanciato la proposta choc: riscrivere il decreto legge «sblocca cantieri» con un emendamento che sospende per due anni alcune delle norme chiave del Codice degli appalti, modifica le soglie per i subappalti e rivede gli importi massimi al di sotto dei quali non serve la gara.

Un blitz realizzato nel momento in cui il tempo per gli emendamenti erano scaduti. Per il governo c’era solo l’ultimo spiraglio per depositare emendamenti concordati con la maggioranza. La sorpresa è stata tale da imporre il rinvio a martedì prossimo dei lavori al Senato. Si tratta di un condensato brutale di un provvedimento ispirato al laissez faire, alla deregulation e a uno stato di eccezione che sospende le norme in un settore delicatissimo come quello degli appalti in Italia. Tutto questo in nome della «crescita» e degli «investimenti». In realtà, è una manovra a tenaglia sugli alleati sbandati tesa ad ottenere il loro «sì» anche su Tav e sblocco dei termovalorizzatori. L’operazione assomiglia sempre di più a un manuale del neoliberista perfetto. «Economia dello choc» l’ha definita Naomi Klein. Questo è un esempio.

L’emendamento della Lega cancella fino a fine 2020 qualsiasi soglia per il subappalto, elimina quella del 30% prevista per contenere rischi di infiltrazioni criminali. Il subappalto rientrerà nella cornice normativa europea, potrà essere libero fino al 100% dell’opera, fatti salvi alcuni vincoli. La Lega mira anche a ritoccare la normativa per dare «efficacia» all’economia circolare. «Ci sono tempi interminabili – ha detto Salvini – che aumentano le tasse comunali sui rifiuti e un ulteriore onere su ciò che nel mondo produce ricchezza: da noi sono un costo e fanno campare mafia, camorra e ndrangheta».

«La proposta di Salvini sullo Sblocca Cantieri è una follia. Stiamo ufficialmente dicendo alla mafia di accomodarsi in ogni appalto – afferma Alessandro Genovesi, segretario della Fillea Cgil – Queste norme riproducono la vecchia legge Lunardi: il General contractor, ovvero chi progetta, esegue e collauda è la stessa persona, è come chiedere all’oste se il vino è buono. Aumenta poi la percentuale di subappalto, noi abbiamo adesso il 30% massimo di opere subappaltabili, il decreto di riforma le porta al 50%, questo vuol dire che in un cantiere ci saranno fino a 15-16 imprese che operano, in cui il lavoratore avrà difficoltà a capire perfino per chi lavora e in cui si proporrà il problema della sicurezza, perché senza coordinamento un cantiere è un ambiente complesso e pericoloso. C’è per esempio il ritorno al massimo ribasso, una delle più grandi disgrazie del nostro paese è proprio il fatto che una persona per vincere una gara può fare il massimo ribasso e dove risparmia? Mettendo un po’ di sabbia, gli operai lavorano 40 ore, ma vengono pagati per 20, per questo noi lo abbiamo chiamato Sblocca porcate».

«Da Salvini non arriva un aiuto alle imprese ma un significativo regalo all’illegalità. Così si peggiora un testo già pericoloso» sostiene Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori del Pd. «L’intento e’ chiaramente politico: imporre a tutti, soprattutto ai soci dell’M5s, il suo brutale diktat» sostiene Loredana De Petris (LeU). «Segnala il pressapochismo e l’incompetenza del ministero delle Infrastrutture» ha aggiunto Andrea Ferrazzi, capogruppo Pd in commissione Ambiente.

Sembra invece tranquillo il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli (M5S): «Salvini fa bene a dire che sblocchiamo opere come mai accaduto prima. Andiamo avanti con ancora maggiore impegno- ha scritto su Facebook – Prendiamo atto pure delle vicende giudiziarie di Siri e Rixi. Intanto, però, il ministero è dimezzato e per lavorare a pieno regime, come anche la Lega ci pare volere, serve una squadra al completo che ci auguriamo venga ricreata al più presto». Un rimpasto per applicare le volontà dettate dal nuovo azionista di governo.

Sorgente: Sblocca cantieri, la teoria dello choc di Salvini: libero subappalto per due anni. Sindacati: «Follia» | il manifesto

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