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l vicepremier: «Vogliamo un’Europa diversa che difenda la sicurezza, rilanci il lavoro la famiglia e l’identità cristiana del nostro continente». Le critiche di Pd, Forza Italia e M5S

Matteo Salvini con Viktor Orban accanto al muro al confine con la Serbia (Ansa) Matteo Salvini con Viktor Orban accanto al muro al confine con la Serbia (Ansa)

«In Italia, in Ungheria e in Europa si entra solo con il permesso!». Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, visitando con Viktor Orban il confine tra Ungheria e Serbia. «Felice di incontrare di nuovo il premier Viktor Orban e vedere dal vivo il sistema di protezione dei confini adottato dal governo ungherese per contrastare l’immigrazione clandestina», come ha scritto sul proprio profilo Twitter. «Vogliamo un Europa diversa », ha poi detto Salvini, «che difenda la sicurezza , rilanci il lavoro, la famiglia e l’identità cristiana del nostro continente». In precedenza, Salvini aveva incontrato a Budapest l’omologo Sandor Pinter.

«Forti come non mai»

«Mi complimento con il premier Viktor Orbán che, in modo rapido ed efficace, ha assicurato il presidio di 600 chilometri di frontiere, bloccando gli ingressi», ha aggiunto via Facebook il ministro dell’Interno, «le posizioni di governo italiano e ungherese – ha detto – sono identiche. Contiamo che anche la nuova Europa, dal 27 maggio, proteggerà i confini via terra come fa l’Ungheria e via mare come fa l’Italia, anche rivedendo tutti gli accordi con i Paesi extra-Ue che non collaborano ai piani di rimpatrio degli immigrati clandestini». Il vicepremier italiano ha poi aggiunto: «Faccio parte di uno schieramento forte come non lo è mai stato, non di destra ma alternativo ai burocrati e spero che si possa dialogare con i conservatori per lasciare fuori la sinistra, che vuole il male dell’Europa».

«Se visione di Orban prevale nel Ppe, alleanza nelle cose»

«Spero che le elezioni europee vedano vincitore Orban perché, se fosse prevalente la sua visione» nel Ppe, «l’alleanza sarebbe nelle cose», ha detto Salvini. Orban ha risposto dicendo: «Il Ppe deve restare aperto alla collaborazione con le destre, come quelle di Salvini. Io sono convinto che l’Ue ha bisogno di un’alleanza di partiti contro le migrazioni». Il premier ungherese ha sottolineato però di essere in minoranza nel partito su queste posizioni. «Il nostro destino lo decideremo dopo il voto – ha aggiunto – ma se il Ppe si lega con quella sinistra europea che perde sostegno, noi faremo le nostre scelte».

Fontana: «M5S ininfluente in Europa»

Tra le critiche alla posizione leghista anche il vice premier Luigi Di Maio: «Non ha senso venire qui in Italia a dire, come fa la Lega, che combattiamo l’austerity e poi allearsi con Orban e con i governi dell’est Europa, che chiamavano Bruxelles per chiedere di bloccarci», ha detto il capo politico pentastellato. Netta la risposta del vice segretario federale leghista Lorenzo Fontana: «Rilevo che il ministro Di Maio mostra di non conoscere l’assetto delle alleanze. Gli faccio notare che Orban e il suo partito non sono nella famiglia europea della Lega, pur condividendo con noi molte battaglie politiche». Poi ancora: «La Lega sta costruendo una coalizione di grande forza per essere protagonista del cambiamento di questa Europa. Avremo i numeri per contare e per portare la maggioranza sui nostri temi. Di Maio, al contrario, sta condannando il M5S all’irrilevanza in Europa», sostiene il ministro per la Famiglia. «La Lega sta costruendo un’alleanza forte e decisiva con partiti importanti e di grande rappresentatività in tanti Paesi Europei. La nostra alleanza sarà determinante nel futuro assetto europeo: la Lega sarà protagonista del cambiamento in Europa. Di Maio, invece, sta lavorando a un gruppo europeo che – se mai riuscirà ad essere costituito – sarà del tutto ininfluente, perché composto da partiti che hanno poche – o nessuna – chance di accedere al Parlamento Europeo».

Bernini (Forza Italia): «L’Ungheria non accoglie neanche un migrante»

Per Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia: «L’asse sovranista Salvini-Orban è una bilancia che pende tutta dalla parte di Orban. La teoria secondo cui il problema non è redistribuire i migranti, ma impedire che ne arrivino altri, è infatti solo un inchino alla politica ungherese di chiusura totale delle proprie frontiere, una scelta che rinnegando gli impegni assunti in Europa ha fortemente penalizzato l’Italia. L’Ungheria non ha infatti accolto neanche un migrante».

Pisapia: «Questa idea di Europa non passerà»

«La realtà ci dimostra quotidianamente che le destre xenofobe non sono in grado di dare una risposta politica alla migrazione», ha affermato Cecile Kyenge, europarlamentare ed ex ministro, intervenendo alla conferenza europea `The State of the Union´ in corso a Firenze. «Visione emergenziale – ha spiegato – approcci violenti e antiumani, tentativi non riusciti di contenimento dei flussi e distruzione del clima di pace e coesione sociale. Questo è quanto emerge dalle politiche salviniane e anche da quelle adottate dai suoi amici in giro per l’Europa, quale Orban». Secondo Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano e candidato Pd per le europee: «Matteo Salvini come primo atto della sua visita in Ungheria si è recato al muro anti migranti posto al confine con la Serbia. Quel muro è una macchia per l’Europa unita. I sovranisti alleati del nostro vicepremier – ha detto ancora Pisapia – sono solo dei nazionalisti contrari alla gestione europea dell’immigrazione, contrari alla riforma del Trattato di Dublino. Quindi paesi contro gli interessi italiani. Suona sinistro ricordare come esattamente 30 anni fa tutti gioivamo perché il muro di Berlino cadeva. Ora Salvini tesse le lodi di questo sfregio voluto da Orban. Ma questa idea di Europa non passerà».

Quartapelle (Pd): «Visitata la vergogna d’Ungheria»

«Anziché andare a inginocchiarsi sulla tomba di Imre Nagy, Salvini è andato a riverire Orban che lo ha rinnegato e a visitare la vergogna d’Ungheria, il muro anti-immigrati. Noi continueremo a batterci contro chi vuole distruggere storia e valori che sono il meglio dell’Europa». Lo scrive su Twitter Lia Quartapelle, capogruppo Pd in Commissione Esteri alla Camera, a proposito della visita del ministro dell’Interno Matteo Salvini in Ungheria.

Sorgente: Il vicepremier: «Vogliamo un’Europa diversa che difenda la sicurezza, rilanci il lavoro la famiglia e l’identità cristiana del nostro continente». Salvini in Ungheria visita il muro anti-migranti: «Felice di vedere quanto l’efficacia del governo Orban»

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