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Il traguardo del voto è a un passo, ma sembra già alle spalle. Luigi Di Maio, prima di arringare i militanti in piazza della Bocca della Verità a Roma, fissa già gli obiettivi per la prossima settimana. «Basta sparate, si torni al lavoro sul contratto di governo», dice ai suoi. L’idea è quella di ripartire già lunedì, cercando di calendarizzare «quanto prima» il prossimo Consiglio dei ministri. Il capo politico dei pentastellati mira a presentare una informativa sul salario minimo già alla prossima riunione e — parallelamente, come dichiarato nelle scorse settimane — è pronto a sollecitare la Lega sulla flat tax. Diversa la posizione sull’autonomia: i Cinque Stelle in questo caso aspettano dalla Lega un testo nei dettagli e auspicano la presenza al tavolo anche di Barbara Lezzi, ministro per il Sud. Intanto, Di Maio lavora anche al nodo alleanze per Bruxelles che dovranno essere sciolte entro fine giugno: ci sono in lizza tre nuovi possibili alleati e tra questi — secondo indiscrezioni raccolte dall’ Adnkronos e rilanciate poi sul web — ci dovrebbero essere anche i sovranisti francesi di Debout La France (a rischio però di non passare la soglia di sbarramento).L’ultimo giorno di campagna elettorale è stato scandito da dichiarazioni tv. «Non ho mai capito perché le elezioni europee dovrebbero cambiare il Parlamento italiano — dice il vicepremier ad Agorà su Rai Tre, chiudendo a eventuali rimpasti —. Il Movimento ha il 36% del Parlamento italiano, ha la maggioranza assoluta in Consiglio dei ministri e così rimarrà, io non intenzione di parlare di poltrone da lunedì, ma di chiedere abbassamento delle tasse per le imprese e per le famiglie, salario minimo orario da realizzare, il decreto Famiglia, la legge sul conflitto di interessi». E poi sulla Tav, precisa che «con la ragionevolezza una soluzione si trova».A (che si è presentato agli studi tv accompagnato dalla fidanzata Virginia Saba) ribadisce il suo no a modifiche per la regola dei due mandati e parla del post Europee. «Dobbiamo guardare a un commissario all’industria e alla competitività, non agli esteri come è stato l’ultima volta». E punge la Lega: «Se c’è qualcuno nel governo che vuole fare cadere il governo lo deve dire sabato, non lunedì».Noleggia ora: Vacanza in autoPrenota l’auto per le tue vacanze!Noleggia oraAnn. Reantalcars.comIl finale è riservato al comizio. Piazza a tratti vuota, assenti Beppe Grillo e Roberto Fico (per garantire il suo ruolo istituzionale), Alessandro Di Battista attivista semplice (e star tra gli attivisti). E Davide Casaleggio si rivolge indirettamente ai grandi assenti: «L’importante non è il ruolo che uno si ritaglia, ma avere un obiettivo comune. Possiamo essere orgogliosi di quanto fatto, ora bisogna andare avanti. Questa marcia però è ancora lunga e difficile. Solo rimanendo uniti possiamo continuare a sognare». L’intervento di Di Maio è una difesa dell’operato. «Ci sono stati continui sconfinamenti nei nostri temi, abbiamo preso uno schiaffo, due schiaffi, poi abbiamo iniziato ad alzare la voce. Se abbiamo commesso un errore in questo governo è di essere stati troppo buoni». «Unico nostro alleato è il contratto di governo», puntualizza anticipando la settimana che verrà. Poi punge il Pd che «non rappresenta la sinistra».

Sorgente: Di Maio, da lunedì subito al lavoro per il salario minimo

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