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Una si è verificata nella chiesa di Sant’Antonio nella capitale Colombo. Un’altra si è verificata a Katuwapitiya e un’altra a Katana, nell’ovest del Paese, una cinquantina di chilometri a nord della capitale. 35 morti sono stranieri

21 aprile 2019 Una serie di esplosioni simultanee, sei secondo le prime notizie, si è verificata in 3 hotel di lusso e 3 chiese durante le celebrazioni di Pasqua in Sri Lanka, causando morti e feriti. Il governo dello Sri Lanka ha dichiarato lo stato d’emergenza e ha convocato un consiglio dei ministri straordinario, presieduto dal premier, Ranil Wickremesing, dopo le esplosioni che hanno causato almeno 185 morti e più di 500 feriti. Le vittime di nazionalità straniera sarebbero 35. Il bilancio e’ provvisorio e tra le vittime ci sono americani, britannici e olandesi. L’unita’ di crisi della Farnesina e’ al lavoro per verificare l’eventuale coinvolgimento di italiani e ha messo a disposizione un numero per segnalazioni, +390636225. Tutte le celebrazioni pasquali nel Paese sono state annullate. Tutte le esplosioni, almeno cinque, ma secondo alcune fonti sei o otto, si sono verificate alle 8.45 (le 4.30 in Italia). Una si è verificata nella chiesa di Sant’Antonio nella capitale Colombo. Un’altra si è verificata a Katuwapitiya e un’altra a Katana, nell’ovest del Paese, una cinquantina di chilometri a nord della capitale. E ancora altre chiese sono state colpite a Negombo, appena fuori dalla capitale. Sono stati sicuramente colpiti anche lo Shangri-La Hotel e il Kingsbury Hotel a Colombo. Almeno una persona è morta nel Cinnamon Grand Hotel a Colombo, che si trova nei pressi della residenza del primo ministro, secondo quanto riferito da un responsabile della struttura Il ministro dell’Economia: molti morti, anche stranieri “Per favore restate in casa. Ci sono molte vittime, inclusi stranieri”. Lo scrive su Twitter il ministro dello Sri Lanka per le Riforme economiche Harsha de Silva, che ha visitato alcuni dei luoghi attaccati con esplosioni simultanee che hanno causato almeno 129 morti. “Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. (…) Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite”, ha aggiunto il ministro. L’11 aprile l’intelligence aveva diramato un’allerta attentati L’11 aprile scorso, il capo della polizia, Pujuth Jayasundara, aveva fatto diramare un allarme dell’intelligence ai più alti ufficiali, dichiarando che alcuni kamikaze pianificavano di colpire delle “chiese importanti”.”Un’agenzia di intelligence straniera ha riferito che l’NTJ (National Thowheeth Jama’ath) sta pianificando di compiere attacchi suicidi contro chiese di spicco come pure l’alta commissione indiana a Colombo”, si legge nel messaggio. L’NTJ è un gruppo radicale musulmano in Sri Lanka, legato alla vandalizzazione delle statue buddiste. Nuova esplosione a Colombo Nuova esplosione in un hotel a Colombo, capitale dello Sri Lanka. I morti sarebbero almeno due. Lo ha riferito un portavoce della polizia, spiegando che l’esplosione ha colpito un hotel a Dehiwala, sobborgo meridionale di Colombo. È il settimo attacco di oggi nel paese. –

Sorgente: Sri Lanka, otto esplosioni in tre chiese e hotel di lusso: quasi 200 morti, oltre 500 feriti – Rai News

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