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A Chiavenna. Il portavoce dell’associazione partigiani ha contestato la scelta del vicepremier di non onorare la Festa della Liberazione. Alla banda cittadina è stato chiesto di non suonare Bella Ciao

di LUIGI BOLOGNINI

Il capo dell’Anpi attacca Salvini durante il discorso ufficiale del 25 Aprile e il prefetto alza i tacchi e se ne va. Un caso politico-istituzionale che succede in Valtellina, la terra dove Mussolini si voleva rifugiare dopo l’insurrezione democratica che coronò la Resistenza sconfiggendo il nazifascismo. Per la precisione a Chiavenna, città che ieri ha ospitato le celebrazioni ufficiali della provincia. Con, di contorno, la banda a cui viene impedito di suonare Bella ciao.Sul palco sale il presidente provinciale dei partigiani Egidio Melè, che prima mette in guardia sul possibile ritorno del fascismo in forme più o meno mascherate, poi attacca Matteo Salvini: “Si dice che la festa non debba essere divisiva e io concordo. Però è grave che il ministro degli Interni decida di non parteciparvi. Ha detto che andava in Sicilia per combattere la mafia. Ma per combattere la mafia ha a disposizione gli altri 364 giorni dell’anno. Quando deve lavorare e non passare le giornate sui social o facendosi i selfie”. Un passaggio che tanti applaudono tra la folla, ma non il prefetto, Paola Spena, che prende e se ne va. E spiegando anche il perché: “Chiunque sia stato presente ha facilmente intuito il motivo del mio gesto. Si è andati oltre il giusto riconoscimento dello sforzo partigiano e dei valori della Costituzione. Non sono accettabili attacchi di questo tipo contro attuali membri del governo”. A seguirlo i vertici delle forze dell’ordine e i sindaci di paesi della provincia, Piuro, Cosio Valtellino e San Giacomo Filippo. Anche qualche alpino si è voltato e se ne è andato scuotendo il capo.PUBBLICITÀinRead invented by TeadsNon è stato l’unico motivo di malcontento della cerimonia: dal comitato organizzatore qualcuno ha richiesto che non venisse suonata dalla banda cittadina Bella Ciao e che non fosse declamata la Preghiera del ribelle. Anche se la canzone simbolo della Resistenza è stata cantata a pieni polmoni dalla folla a fine manifestazione.

Sorgente: Sondrio, il presidente dell’Anpi attacca Salvini dal palco del 25 Aprile: il prefetto se ne va – Repubblica.it

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