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Migliaia di ragazzi con cartelli originali e slogan creativi partecipano al #FridaysforFuture. E il palco è a pedali, alimentato da 120 biciclette

Roma, 19 aprile 2019 – Oggi in piazza del Popolo a Roma la manifestazione Fridays for Future con Greta Thunberg.  Ieri l’attivista ambientalista 16enne che ha inventato lo sciopero del venerdì per il clima, ha incontrato al Senato la presidente Casellati e gli studenti delle scuole della Capitale e il giorno prima ha salutato anche Papa Francesco.

Nessuna bandiera, solo cartelli originali e colorati e striscioni a tema: “Riscalda il tuo cuore e non il tuo pianeta”; “Fate girare le pale, non fateci girare le palle”; “Ci siamo rotti i polmoni”. Sono qualche migliaio i ragazzi e le ragazze del Friday for future, di nuovo in piazza per chiedere ai governi di tutto il mondo di fare presto perché il clima è già cambiato.
Ad accogliere Greta – candidata anche al premio Nobel per la pace – un ‘Palco a Pedali’ che fornisce l’energia all’impianto grazie a 120 biciclette che animano un generatore. L’idea è di Andrea Satta dei Têtes de Bois, gruppo musicale che sul palco presenta il brano ‘Non c’è più tempo‘ ispirato proprio alle parole di Greta.

In piazza anche 4 gazebo dove si stanno svolgendo attività musicali, di arti visive, poetiche e artistiche e in uno di questi anche il “filo per il clima”: una corda tesa che unisce il palco con la possibilità per chiunque di scrivere un messaggio esprimendo le emozioni sui cambiamenti climatici ed attaccarlo con una molletta di legno.
Per coprire “dal basso” tutti i costi dell’organizzazione della giornata è partita da giorni una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe e in piazza alcuni ragazzi ‘armati’ di bussolotti continuano a raccogliere fondi. Sulle note di “Tempo, non c’è più tempo, sono qui questo è il nostro momento”, i ragazzi del Friday for future fanno sentire la loro voce dando vita allo sciopero mondiale per il futuro perché “è arrivato il momento ormai di agire”.

La protesta contro i cambiamenti climatici, che grazie a lei si ripete ogni venerdì in mezzo mondo, avviene in un anno, il 2019, che si classifica al terzo posto tra i più caldi del pianeta, con una temperatura media del primo trimestre sulla superficie della Terra e degli oceani superiore di 0,90 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo (banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre).

LO SCIOPERO VEGANO – In concomitanza con la presenza di Greta (che è vegana) in Italia, è stato proclamato per oggi il primo sciopero nazionale di carne, pesce, latte, uova e derivati per il clima. Il primo sciopero nazionale vegano è stato indetto dalla Lav e da www.cambiamenu.it per invitare i cittadini ad agire subito, in considerazione dell’impatto che la zootecnia ha sul clima.
La Lav, attraverso una lettera-appello al governo e al Parlamento, chiede a tutti i rappresentanti politici di attuare 4 punti: lo stop ai sussidi pubblici alla zootecnia; misure di forte vantaggio fiscale per le proteine vegetali rispetto a quelle animali; policy per gli appalti della ristorazione in favore di alimenti di origine vegetale; includere le emissioni del settore zootecnico nei target di riduzione di emissioni di gas serra.

GLI ANNI ROVENTI – Solo il primo trimestre del 2016 e quello del 2017 erano risultati più caldi di quest’anno da quando sono iniziate le rilevazioni (nel 1880) a conferma della tendenza al surriscaldamento del Pianeta. Un’anomalia che si fa sentire anche in Italia dove le temperature minime sono state di 0,76 gradi superiori alla media durante il trimestre, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.
La classifica degli anni interi più caldi lungo la Penisola negli ultimi due secoli si concentra peraltro nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine – precisa l’associazione – anche nell’ordine il 2018, il 2015, il 2014 e il 2003.

Sorgente: Sciopero clima, Greta Thunberg in piazza a Roma – Cronaca – quotidiano.net

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