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L’appello promosso dal sindacato SI Cobas “Lo sciopero e la libertà di iniziativa sindacale non sono materia di diritto penale“, in solidarietà al coordinatore nazionale del sindacato Aldo Milani, ha già raccolto migliaia di firme in tutto il mondo, stimolando un’eco mediatica e un dibattito aldilà dello stretto ambiente del sindacalismo di base italiano.Avvocati e giuristi riconosciuti da tutta Italia si sono schierati contro una richiesta di condanna di 2 anni e 4 mesi che, nel caso di Milani, significherebbe gli arresti domiciliari, oltre che in generale un tentativo di paralizzare l’attività del sindacato colpendolo “alla testa”: una persecuzione politica che si è instensificata col tempo e che ha visto questa provocazione giudiziaria come risposta alle vittorie riportate dalla lotta del SI Cobas nel settore della carni in provincia di Modena, dove un vero e proprio vaso di Pandora, fatto di collusione tra capitalisti, cooperative spurie e Partito Democratico è stato scoperchiato, mostrando in concreto l’unità di intenti di quel partito dell’ordine e dello sfruttamento che va oltre gli schieramenti politici formali.All’appello hanno anche risposto realtà politiche, sindacali, di movimenti, ma anche intellettuali e artisti come Ascanio Celestini, Daniele Sepe e il Collettivo Wu Ming in Italia, così come all’estero personalità del calibro di Cinzia Arruzza, Nancy Fraser e Tithi Bhattacharya, autrici di Femminismo per il 99%, testo centrale del dibattito femminista mondiale di oggi, così come Andrea D’Atri, fondatrice della corrente femminista rivoluzionaria Pan y Rosas e dirigente dell’argentino Partido de los Trabajadores Socialistas (PTS), insieme a decine di operai combattivi, dirigenti sindacali e di movimento, intellettuali, consiglieri e parlamentari del Frente de Izquierda y de los Trabajadores (FIT, la quarta forza elettorale argentina) che fanno riferimento alla Frazione Trotskista.Come FIR – Voce delle Lotte abbiamo partecipato fin dall’inizio alla campagna in solidarietà ad Aldo Milani e saremo fino al giorno della sentenza in maggio, e oltre se necessario, al fianco di Aldo e dei lavoratori che stanno lottando per difendere i loro strumenti più efficaci di conflitto contro la classe borghese dalla repressione poliziesco-giudiziaria.Riportiamo di seguito la lista aggiornata delle firme, che sono in costante aggiornamento sulla pagina facebook del SI Cobas. Invitiamo a diffondere quanto più possibile l’appello, a sottoscriverlo inviando nome, cognome, professione, incarichi e/o luoghi di lavoro anche all’indirizzo email [email protected], e a firmare anche la petizione presente su change.org.

Sorgente: Migliaia di firme contro la repressione: giù le mani da Aldo Milani! – La Voce delle Lotte

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