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Iva, aumenti e soluzioni – ma anche tensioni – sul tavolo del governo. “La legislazione vigente in materia fiscale è confermata in attesa di definire nei prossimi mesi misure alternative”. Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria, in audizione sul Documento di Economia e Finanza in commissione Bilancio al Senato, aggiungendo che “lo scenario tendenziale del Def incorpora i rialzi dell’Iva e delle accise”. Parla, invece, di un “fraintendimento” il viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia in riferimento a quanto attribuito a Tria all’uscita dalla Conferenza Stato-Regioni, convocata al palazzo della Stamperia sul Def. “Si tratta di un Def prudenziale – spiega Garavaglia – che rispetta un canone di prudenza e che parte piano per avere successivamente un margine. Tria ha ribadito stamani che l’Iva non aumenta, su questo punto è stato frainteso: sulla sterilizzazione delle clausole, nessuna novità rispetto ai governi precedenti che hanno sempre messo nel Def l’aumento dell’Iva per poi toglierlo nella nota di aggiornamento”. A stretto giro interviene il vicepremier Luigi Di Maio: “Con questo governo non ci sarà nessun aumento dell’Iva, deve essere chiaro. Finché il M5S sarà al governo non ci sarà nessun aumento dell’Iva, al contrario. l’obiettivo è ridurre il carico fiscale su famiglie e imprese. Serve la volontà politica. Noi ce l’abbiamo. Mi auguro ce l’abbiano anche gli altri. Fermo restando che ci sono già soluzioni sul tavolo volte ad evitare un aumento”.

Dove trovare i soldi per disinnescare le clausole Iva? Per l’altro vicepremier Matteo Salvini, “abbiamo le idee chiare in materia” ma “prima facciamo” le cose “e poi le diciamo”. Tria, ha spiegato il ministro dell’Interno, “è prudente, perché un ministro dell’Economia deve essere prudente”.

Ad ogni modo, di valutazioni su “misure alternative” contro il rialzo dell’Iva ha parlato anche lo stesso ministro dell’Economia, rispondendo alle domande sul Def. Di certo, ha scandito Tria, “tutto quello che faremo dovrà rispettare le compatibilità con la politica di bilancio”. Sui diversi progetti di flat tax o rimodulazioni Iva “circolano stime fatte un anno fa”, ha rilevato, aggiungendo che “si possono fare stime di ogni tipo di vari disegni possibili di modifica delle aliquote Irpef più o meno avanzate con una certa progressione, è ovvio che al Mef le stime sulle possibili misure sono fatte in continuità”.

“E’ legittimo che nel Paese si discuta di possibili riforme in una direzione o nell’altra”, poi le decisioni saranno frutto del “dibattito politico” e le misure alternative “non si possono adottare oggi” ha detto Tria dopo una domanda sul tema delle proposte di introduzione della flat tax o di rimodulazione dell’Iva.

“Il governo conferma l’aumento dell’Iva e delle accise” scrive Silvio Berlusconi sulla sua pagina Facebook. “È una notizia terribile. Questa decisione colpirà indiscriminatamente le famiglie e ridurrà ulteriormente i consumi. Accade oggi l’esatto contrario di quanto ci aveva chiesto la maggioranza degli italiani alle elezioni di un anno fa votando il programma del centrodestra”.

Esecutivo al lavoro, dunque. “Il governo non ha peccato di ottimismo” nella stima sul pil 2018, rivista di recente ampiamente al ribasso, ha detto ancora il ministro dell’Economia. Tale revisione, ha aggiunto, “è stata ampiamente coerente con la situazione generale”. Ad ogni modo, “le riforme sono la via maestra per la crescita dell’economia” e “l’aggiustamento di bilancio per consentire il raggiungimento degli obiettivi di bilancio del Def nel triennio 2020-22 è significativo”.

RIFORME – Inoltre, ha detto il ministro, per la fiducia degli investitori “saranno importanti i piani del governo e l’incisività delle riforme, ma anche gli orientamenti del Parlamento sulla politica di bilancio”. Ecco perché “ci auguriamo di rivedere al ribasso la spesa per gli interessi” ha auspicato Tria, osservando che “il livello dei rendimenti sui titoli di Stato italiani è ancora troppo alto alla luce dei fondamentali della nostra economia”.

FLAT TAX – Per quanto riguarda alcune delle novità attese in materia fiscale, “la legge di Bilancio per il prossimo anno continuerà il processo di riforma dell’imposta sui redditi, la cosiddetta flat tax, e di generale sistemazione del sistema fiscale per alleggerire il carico sui ceti medi”.

REDDITO – Inoltre, gli effetti del reddito di cittadinanza e dello schema ‘quota 100’ contribuiscono a sostenere i consumi delle famiglie e la crescita “già nel 2019”.

CRESCITA – Al momento, “le tendenze dei primi due mesi mostrano dati incoraggianti” ha detto Tria. “La produzione industriale – ha spiegato – ha invertito il trend negativo e ha segnato sue incrementi rilevanti a gennaio e febbraio con un indice destagionalizzato superiore all’1,3% al livello medio precedente; segnali positivi arrivano anche dall’indice del terziario. Tutti elementi che lasciano ritenere che la previsione di crescita per il 2019 sia equilibrata e la conferma in tal senso è arrivata dall’Ufficio parlamentare di Bilancio che ha validato il quadro programmatico”. Le nostre stime sono quindi “coerenti”.

DEBITO – “Nel Def delineiamo un percorso che comporta la piena sostenibilità del debito”, ha detto il ministro, non siamo davanti a variabili che indicano un andamento con “una crescita esplosiva” ma che “indicano una sua riduzione”.

SBLOCCA CANTIERI – Sul dl Crescita e Sblocca-cantieri “si stanno chiudendo tutte le bollinature” ha aggiunto Tria, per il quale – in tema di privatizzazioni – “valutiamo di mettere sul mercato parti di quanto detenuto dallo Stato senza mettere in discussione il controllo delle partecipate del settore pubblico, si stanno vedendo le possibilità”. Ma “non mi pare il caso di anticipare nulla per evitare turbative di mercato”.

TRASPORTO PUBBLICO – “Sul trasporto pubblico locale bisognerà fare qualche intervento in sede di assestamento di bilancio, sono necessari circa 300 milioni” ha detto il ministro. Quanto alle risorse, ha osservato, “anche se lo spread non è diminuito come sarebbe stato auspicabile, prevediamo che possano esserci alcuni risparmi da pagamento degli interessi sul debito rispetto alle stime di bilancio, oltre ad altri risparmi: penso che si potrà intervenire”.

Sorgente: L’Iva accende la tensione

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