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Il peso della storia in Irlanda si fa sentire più che mai a Pasqua. I dissidenti repubblicani in questi giorni, come ogni anno, stanno organizzando dimostrazioni per commemorare la Rivolta di Pasqua del 1916, il tentativo dei militanti di ottenere l’indipendenza dal Regno Unito, soffocato nel sangue dalle forze britanniche.

Ieri la polizia britannica, che aveva ricevuto informazioni su possibili attentati a Derry nel fine settimana pasquale, ha fatto irruzione nel quartiere residenziale di Creggan, una roccaforte repubblicana, alla ricerca di esplosivi e di armi.

Le perquisizioni degli agenti nel quartiere cattolico sono stati la miccia che ha fatto scattare la reazione violenta, come è successo tante volte in passato. In pochi minuti centinaia di persone si sono riunite per ostacolare la polizia e una cinquantina di molotov sono state lanciate contro le auto degli agenti.

Almeno due persone con un passamontagna, come si vede nei video filmati ieri sera, hanno sparato verso gli agenti. Un proiettile ha colpito Lyra McKee, una giornalista di 29 anni che stava osservando gli eventi assieme a un gruppo di colleghi accanto a una Land Rover della polizia. La McKee, che si era appena trasferita da Belfast a Derry, è morta mentre veniva portata in ospedale.

La polizia ha parlato di «terrorismo» e ha aperto un’inchiesta per omicidio. Il vicecommissario Mark Hamilton ha puntato il dito contro la «nuova Ira», il gruppo dissidente che non ha mai accettato gli accordi di pace del Venerdì Santo siglati vent’anni fa.

L’omicidio della McKee e gli scontri di ieri sera sono stati condannati dai rappresentanti di tutti i partiti in Gran Bretagna e in Irlanda. La premier britannica Theresa May ha definito «scioccante» la morte della giornalista, «che è morta facendo il suo lavoro con grande coraggio».
Il premier irlandese Leo Varadkar ha dichiarato che «non possiamo permettere a quelli che vogliono propagare la violenza, la paura e l’odio di trascinarci di nuovo verso il passato».

“Non possiamo permettere a quelli che vogliono propagare la violenza, la paura e l’odio di trascinarci verso il passato”

Leo Varadkar, premier irlandese

Arlene Foster, leader del Dup, il partito unionista nordirlandese, ha definito la notizia «straziante, un gesto senza senso che ha distrutto una famiglia».
Michelle O’Neill, numero due di Sinn Fein, che rappresenta il fronte opposto, ha detto che «l’omicidio di questa giovane donna è una tragedia umana per la sua famiglia, ma è anche un attacco contro tutte le persone di questa comunità, un attacco contro il processo di pace e un attacco contro gli accordi del Venerdì Santo. Condanno senza riserve le persone responsabili».
Nancy Pelosi, Speaker del Congresso Usa, in visita a Belfast per commemorare l’anniversario degli accordi di pace, ha detto che è «particolarmente commovente che la tragedia della morte della McKee sia avvenuta il Venerdì Santo».

Gli Stati Uniti avevano giocato un ruolo cruciale di mediazione nei lunghi negoziati tra cattolici e protestanti che avevano portato agli accordi di pace. Negli ultimi vent’anni la pace è stata mantenuta, con incidenti sporadici.
La decisione della Gran Bretagna di lasciare l’Unione Europea nel referendum del giugno 2016 ha riacceso le tensioni politiche in Irlanda. La mancanza di controlli alla frontiera tra le due Irlande è un simbolo della pace ritrovata e sia Londra che Bruxelles che Dublino si sono impegnati a mantenere aperto il confine. Il problema di come gestire il confine se e quando la Gran Bretagna lascerà l’Ue non è però ancora stato risolto nei negoziati e si è rivelato il maggiore ostacolo verso un accordo.

Brexit ha anche acuito le tensioni latenti tra Sinn Fein e Dup in Irlanda del Nord. Nel gennaio 2017 i due partiti avevano interrotto l’accordo di collaborazione e l’Ulster non ha un Governo da oltre due anni.

Le violenze di ieri sembrano avere portato a una pausa di riflessione. I dissidenti repubblicani hanno annullato la prevista marcia del Lunedì Santo. «Il Comitato di Derry per le commemorazioni del 1916 ha deciso di cancellare la commemorazione annuale di Pasqua come gesto di rispetto per la morte tragica e accidentale di Lyra McKee, una donna innocente», recita il messaggio diffuso dall’organizzazione.
Nell’ultimo messaggio su Twitter, inviato ieri sera tardi pochi minuti prima di essere colpita a morte, la McKee aveva scritto: «Derry stasera. Follia totale».

Sorgente: Irlanda del Nord, perché Brexit fa tornare l’incubo del terrorismo

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