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migrante ferito ad Arzano era in bicicletta e stava andando al lavoro. Gli aggressori hanno dai 18 ai 24 anni: identificati dai carabinieri. Senegalese ucciso da automobilista nel Casertano, fermato 22enne con l’accusa di omicidio pluriaggravato

Investito con l’auto e poi picchiato selvaggiamente da quattro balordi. Per la sola colpa di essere «nero». La vittima è un giovane migrante che, il 31 gennaio con la sua bicicletta, stava attraversando Arzano, cittadina in provincia di Napoli, per recarsi al lavoro. Su un’auto quattro giovani, tra i 18 e i 24 anni, che intenzionalmente l’hanno investito con l’auto. Dopo averlo sbalzato in aria, senza preoccuparsi della frattura a un braccio e delle altre contusioni causate dall’incidente, i balordi sono scesi dalla macchina e hanno iniziato a colpirlo con pugni e calci. Approfittando di un momento di disattenzione dei suoi aggressori, l’extracomunitario è riuscito ad allontanarsi chiamando i carabinieri al cellulare e nascondendosi in uno dei palazzi della zona. I militari, dopo essere arrivati sul posto, hanno soccorso il migrante ed avviato le indagini. Che in poche settimane hanno portato a identificare e arrestare i quattro giovani, ora in carcere con l’accusa di lesioni gravissime e minacce aggravate.

«Sto migliorando lentamente, ho tolto il gesso ma per problemi con la calcificazione i medici mi hanno convocato nuovamente in ospedale. Le persone di ogni nazionalità hanno il diritto di essere rispettate e vivere in pace. L’Italia non è un Paese razzista. Sono qui da tanti anni e amo questo luogo» , dice l’ivoriano 28enne pestato dai quattro: «L’arresto è la conseguenza di quello che mi hanno fatto. Io non sono contento se una persona finisce in carcere ma io non avevo alcuna colpa, stavo andando a lavorare. Sono stati loro a scagliarsi contro di me senza motivo. Vorrei che il mio fosse l’ultimo caso di violenza». «Auspichiamo che la punizione sia esemplare» commenta il consigliere regionale Francesco Borrelli che ha raccolto la testimonianza della vittima.

Altra provincia, ancora razzismo: è stato convalidato oggi il fermo di un 22enne di Marcianise che il 17 febbraio scorso, alla guida della sua auto a San Nicola La Strada in provincia di Caserta, avrebbe travolto un ventinovenne senegalese, Modou Diop, deceduto il giorno successivo in ospedale per le ferite riportate. Secondo la Mobile della questura di Caserta il giovane avrebbe avuto un diverbio con la vittima ferma al semaforo e per intimidirlo avrebbe fatto finta di investirlo. Poi si sarebbe allontanato. Tornato sul posto poco dopo avrebbe atteso il verde al semaforo per poi accelerare repentinamente, travolgendo così il 29enne senegalese. Gli investigatori sono risaliti al ragazzo seguendo i tracciati Gps. Il giovane è accusato di omicidio volontario pluriaggravato.

Sorgente: Corriere del Mezzogiorno

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