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L’ex capo stratega di Trump e ideologo populista americano Steve Bannon di recente era a Roma per un incontro alla stampa estera.

L’ex capo stratega di Trump e ideologo populista americano Steve Bannon di recente era a Roma per un incontro alla stampa estera.

In vista delle elezioni di maggio lo ospitava un’associazione di giornalisti nata nel 1912, che ha la sede centrale a Roma. Nell’arco di due ore Bannon ha toccato vari argomenti di attualità.

Steve Bannon
© Sputnik . Marina Tantushyan
Steve Bannon

Europee 2019 e il fattore “Salvini”

Per l’ex spin doctor della casa Bianca l’Italia potrebbe essere l’epicentro del cambiamento alle prossime elezioni europee e il vicepremier e ministro dell’interno italiano Matteo Salvini potrebbe diventare una delle “stelle nascenti” della politica di UE, insieme a Viktor Orban e ai leader conservatori scandinavi.

“L’Italia sarà il centro dell’universo alle prossime europee grazie a Salvini. Per ciò che rappresenta per l’Europa e per il mondo. Pensiamo a Jair Bolsonaro, recentemente eletto, e che ha modellato gran parte della sua campagna su quella di Salvini”, – ha detto Bannon, sottolineando che esperimento di un governo Lega-5Stelle è riuscito.

Secondo le sue stime, i partiti sovranisti potranno arrivare fino al 50% del Parlamento europeo.

Che impatto avrà Rapporto Mueller sulla campagna elettorale di Trump nel 2020?

Robert Mueller
© AFP 2019 / Brendan Smialowski

Il procuratore speciale per il Russiagate Robert Mueller non ha rinvenuto nessuna collusione fra la campagna di Donald Trump e la Russia. È questa la conclusione a cui è arrivato il rapporto dell’indagine sul caso, contenuta in una lettera di quattro pagine inviata al Congresso. Il rapporto Mueller dunque scagiona il presidente, e la sua campagna elettorale, dall’aver cospirato con la Russia nelle elezioni del 2016.

Secondo Bannon, i resultati del rapporto del procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller sicuramente giocheranno in favore di Trump alle prossime elezioni e il presidente americano userà questo documento come “arma per bastonare” i democratici.

“Mueller ha fatto un lavoro molto dettagliato e ha confermato che non c’è stata nessuna collusione tra lo staff di Donald Trump e la Russia durante la campagna presidenziale del 2016. Per prevedere cosa accadrà nel 2020 bisogna guardare al 2018, quando i partiti democratici che hanno conquistato la camera dei rappresentanti, invece di lavorare sulla questione della riforma della giustizia, della riforma della sanità e altre questioni di attualità, hanno investito tutta la loro energia nel processo di impeachment e hanno cercato di militarizzare il rapporto Mueller, però non hanno raggiunto il loro obiettivo. E adesso Trump, come si vede dal suo Twitter, andrà sull’offensivo e sull’attacco diretto contro i media dell’opposizione”, – pensa Bannon.

E come si cambieranno le relazioni con la Russia?

“Penso che dopo il rapporto Mueller la temperatura scenderà perché il rapporto dice chiaramente che la Russia non c’entra nulla qui. Però visto che le relazioni bilaterali tra Mosca e Washington rimangono ancora tossici su molti aspetti, non aspetterei che tutto si sistemerà domani mattina”, – ha ribadito l’ideologo populista.

“Scuola dei gladiatori” in Italia, il Belpaese deve diventare il crocevia di tutte le forze che si oppongono al globalismo

L’interessamento di Bannon nei confronti d’Italia non è casuale.  L’ex primo consigliere di Donald Trump ha intenzione di organizzare una sorta di accademia “sovranista” (“scuola dei gladiatori per guerrieri della cultura”) nel monastero medievale in provincia di Frosinone. Si tratta di una scuola di formazione per le nuove leve del populismo: politici che, al termine dei corsi, andranno a rimpolpare le schiere dei partiti europei che hanno aderito al «Movimento» fondato da Bannon che sta guardando anche verso la Russia.

“Sono convinto che la forza gravitazionale naturale per la Russia rimane ancora l’Occidente e non la Cina. Prima o poi dovremo unire l’Occidente giudeo-cristiano, e la Russia che fa parte di esso, e però per questo ci vorranno tanti, tanti decenni”, – sostiene Steve Bannon.

La scuola giudaico-cristiana comincerà già quest’anno a Roma e l’anno prossimo si sposterà all’interno dell’abbazia, sostiene il fiduciario di Bannon in Europa, Benjamin Harnwell.

L’opinione dell’autore può non coincidere con la posizione della redazione.

Sorgente: Steve Bannon, il guru di Trump a Roma – Sputnik Italia

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