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A Roma in decine di migliaia alla marcia «per il clima contro le grandi opere inutili». In piazza tanti giovani della generazione di Greta insieme ai comitati che dalla Val Susa alla Puglia si battono per l’ambiente. La rabbia della base elettorale grillina tradita dai 5 stelle di governo

VIA DELLA SETA

Intesa sulla Via della Seta, l’Italia diventa la porta cinese sul Mediterraneo

Simone Pieranni

Accordi per 2,5 miliardi. Di Maio parla di un potenziale di venti miliardi. Il presidente del Consiglio Conte: «Costruire relazioni più efficaci». Di Maio: «Nessuno vuole scavalcare i nostri partner Ue, nelle relazioni commerciali diciamo Italy First». Salvini: «Non mi si dica che la Cina è un paese con il libero mercato» e sostiene di essere contento per l’apertura dei mercati «a parità di condizioni»

Economia

Via della Seta, ora si apre lo scontro geopolitico

Simone Pieranni

La Cina ha quasi sempre mire anche di natura geopolitica che possono spaziare dal soft power ad accordi-teste di ponte per ottenere poi asset dai paesi con i quali tratta. Gli investimenti attraverso prestiti possono comportare un rischio, per economie già indebitate

Commenti

Lo stallo europeo in un mondo che cambia

Aldo Carra

La nuova fase delle relazioni con la Cina, dopo una lenta incubazione, si è surriscaldata con l’altolà di Trump e con l’inizio della campagna elettorale europea. Adesso sarà rincorsa e il duo franco-tedesco, che si è sentito scavalcato dall’Italia, cercherá di guidare la nuova resistenza in nome dell’Europa. Ma di quale Europa e perché?

FOSSE ARDEATINE

335 nomi da non dimenticare

Ascanio Celestini

Il 24 marzo del 1944 i tedeschi uccisero 335 persone in una cava sulla via Ardeatina, a Roma. A distanza di tanti anni si ricordano quei morti. È una commemorazione semplice. I 335 nomi vengono pronunciati uno dopo l’altro. Serve per ricordarci un tempo lungo che servì per uccidere i corpi ai quali appartenevano, ma soprattutto per dirci che avevano un’identità

GRAN BRETAGNA

Londra, un milione di «No alla Brexit»

Leonardo Clausi

Gigantesca manifestazione per un nuovo referendum, la più grande dal 2003. Spicca la presenza dei giovani in opposizione alla borghesia proprietaria del sud e alle comunità ex-operaie del nord. E la petizione online raccoglie quattro milioni di firme

Thailandia al voto blindato. Ma non scontato

Emanuele Giordana

Un terzo dei seggi già scelti dalla giunta militare ma non è detto che riesca a ottenere abbastanza per scegliere il premier. Dovrà attingere alla galassia di partitini minuscoli, mentre avanzano interessanti outsider

Bolsonaro, atenei e gender: il trumpismo in sette giorni

Luca Celada

Gli incontri e le parole del presidente dell’ultima settimana specchio del discorso alt-right: dall’appoggio ai despoti e la creazione dell’asse antiglobalista e suprematista alla caccia ai nemici interni

Le scelte di Axel Pani

Stefano Crippa

I progetti del giovane artista che vive da sette anni a Parigi e che ora pubblica un album insieme al francese Ruben Ruta – «Blanche» – anche nome del duo. «Si investe solo su produzioni modeste, la mia domanda è: fra vent’anni chi ascolteremo visto che i grandi artisti italiani per una mera questione anagrafica stanno arrivando alla fine del loro percorso? E’ un momento buio questo non della discografia ma della cultura italiana in toto»

Non c’è Eden senza serpente

Marco Petrelli

Una riflessione filosofica in forma di romanzo sul sodalizio di due coppie, una porta con sè l’idealismo della frontiera, l’altra viene dalla borghesia intellettuale del New England: «Verso un sicuro approdo», da Bompiani

Tra i fantasmi degli harki, una tragedia algerina

Vermondo Brugnatelli

Tre generazioni marchiate dall’infamia del collaborazionismo con la Francia durante la guerra d’indipendenza, rivivono in un romanzo, frutto delle accurate ricerche di Alice Zeniter: «L’arte di perdere», Einaudi

Eterna Niobe da Omero alla Body Art

Giuseppe Pucci

Dopo la mostra di Tivoli, ecco il ricco catalogo sulla fortuna permanente della regina di Tebe, atrocemente punita per avere sfidato gli dèi

Rosefeldt, le maschere del sistema

Paolo Martore

La video-installazione, protagonista Cate Blanchett, è una straniante resa dei conti con il XX secolo. Il sovversivismo dei manifesti storici in un sovrapporsi caotico di suoni e voci, fra ironia e denuncia

Irene Brin, il moto incessante del gusto

Giorgio Villani

Il volume riflette sull’esperienza di gallerista di Irene Brin: il suo Obelisco in via Sistina a Roma fu vetrina di qualità, recettiva come una polaroid, ma senza alcuna intenzione militante

Il lancio estetico del fascismo nell’America del New Deal

Luca Pietro Nicoletti

Il saggio illustra il tentativo del fascismo di esportare in U.S.A il proprio modello estetico modernista. A rappresentare l’arte italiana, Vittorio Mussolini e Margherita Sarfatti. Ma il bilancio fu abbastanza fallimentare, con un paradosso: più che la retorica monumentale si fece strada il realismo intimista

Bill Viola e Michelangelo, duo improbabile

Valerio Magrelli

Nelle solenni sale dell’istituzione londinese, il confronto tra Bill Viola e Michelangelo stabilito in nome di Vita, Morte, Rinascita, «degli stessi soggetti universali con lavori di trascendente bellezza». E del fund raising…

Sorgente: il manifesto del 24.03.2019 | il manifesto

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