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Un giorno di scuola dedicato ad un’ assemblea studentesca per riflettere sulla brutale aggressione, in stile “Arancia Meccanica”, da parte di dodici persone a bordo di quattro macchine avvevuta su Lungomare Duilio ad Ostia, nei confronti di uno studente di diciassette anni, che frequenta il liceo “Anco Marzio”. Il giovane è figlio di un medico italiano e di un interprete diplomatico originario dello stato africano del Niger. Domani nei locali della scuola si discuterà dell’ argomento. L’ aggressione choc costata alla vittima venti giorni di prognosi per varie fratture riportate tra cui la perdita di un dente per i calci e pugni ricevuti è avvenuta mentre il diciassettenne portava a spasso in cane con una sua amica.Aggressione choc a Ostia. Calci, pugni, sputi e le frasi razziali<< Negro di me.. gli urlavano mentre lo prendevano a calci e pugni>>. La brutale aggressione è avvenuta vicino al locale “La Spiaggetta” che si trova sulla rotatoria del lungomare. La coppia stava portando a spasso il cane, quando subito dopo la mezzanotte sono stati affrontati da dodici persone che si trovavano a bordo di quattro macchine, che a turno hanno scaricato tanta violenza gratuita contro il diciassettenne, studente in una scuola del municipio di Ostia. Prima di essere pestato la gang avrebbe lanciato contro i due ragazzi dei gavettoni pieni d’ acqua gridando frasi a chiaro sfondo razziale. Quattro dei componenti del “branco” lo hanno circondato, mentre la ragazza fuggiva a chiedere aiuto e dopo averlo scaraventato a terra hanno cominciato a prenderlo a calci e pugni sul in testa e sul bacino. Le indagini dei carabinieri di Ostia, che sono iniziate dopo la denuncia del diciassettenne, stanno ricostruendo la dinamica dell’ aggressione. Sulla piazza dove è avvenuto il fatto ci sono diverse telecamere che hanno ripreso la scena ed immortalato le targhe delle quattro autovetture tra cui un’ utilitaria di colore rosso, dove viaggiavano gli aggressori.Un infarto ha stroncato Vito Triassi, uno dei boss che ha fattoIl ragazzo, ha descritto due dei dodici aggressori, dichiarando di non conoscerli ma di essere in grado di riconoscerli. << Uno di loro indossava una felpa con il cappuccio – ricorda come ripercorrendo un incubo C.S.M.O. – mentre mi picchiavano gli altri guardavano dalle macchine quello che mi stavano facendo. Uno di loro con un pugno mi ha fatto volare via gli occhiali, mentre li stavo raccogliendo ho visto che gli altri componenti si avvicinavano con fare minaccioso verso di me>>. Le indagini degli inquirenti potrebbero orientarsi verso alcuni componenti dei blocchi studenteschi.

Sorgente: Aggressione razzista ad Ostia. Domani assemblea straordinaria al “Liceo Anco Marzio”.

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