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Il leader dell’Alde, i liberali europei, critica duramente il presidente del Consiglio durante un dibattito al Parlamento Europeo. Ma appunti arrivano

“Per quanto tempo ancora sarà il burattino mosso da Di Maio e Salvini?”. “Io amo l’Italia ma oggi mi fa male vedere la degenerazione politica di questo Paese, iniziata 20 anni fa con Berlusconi e peggiorata con questo governo”. Durissimo attacco del leader dei liberali dell’Alde, Guy Verhofstadt al premier Giuseppe Conte durante il dibattito all’Europarlamento.

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Durante un intervento pronunciato in italiano, lingua che conosce molto bene, Il politico belga ha detto che l’Italia “è diventata il fanalino di coda dell’Europa. Un governo odioso verso gli altri stati membri, con Di Maio e Salvini veri capi di questo governo”,  che ha “impedito la unanimità su Venezuela sotto pressione di Putin”.

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Conte nel suo intervento ha parlato anche delle politiche italiane sull’immigrazione e Verhofstadt  lo ha criticato anche su questo punto: “Salvini – ha detto – si è specializzato nel bloccare porti ai migranti ma blocca anche una riforma europea di Dublino e di una politica dei confini europea”.

Il leader dell’Alde non ha risparmiato critiche neanche all’altro vicepremier Luigi Di Maio. “Sta abusando del suo ufficio incontrando un movimento sì popolare ma oggi dominato da un gruppo di demolitori che distruggono tutto, guidato da Chalencon, che ha chiesto un colpo di stato militare contro il presidente dell Repubblica”.

Infine, Verhofstadt , non ha risparmiato le proposte bandiera di grillini e leghisti, dicendo: “Il vostro governo non ha una strategia per la crescita ma solo una tattica per farvi rieleggere con regali e debiti”.  E sui temi economici, Conte ha dovuto incassare anche le critiche di Manfred Weber, il candidato popolare alla successione di Jean-Claude Juncker: “La mancanza della crescita in Italia è una vostra responsabilità, non degli altri ma del governo italiano”, ha detto Weber.

“L’Italia – ha continuato – è oggi il Paese con il tasso di crescita più basso dell’Ue. Non è un problema solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa, perché parliamo di uno dei nostri motori economici, un paese del G7”.  “Come Ppe – ha concluso – pensiamo che sia essenziale avere investimenti nell’Ue”, ma “vediamo che in Italia c’è un governo che non riesce nemmeno a mettersi d’accordo su un progetto già approvato tra Italia e Francia”.

Dandogli la parola, il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani ha detto al premier italiano: “Sull’immigrazione le chiediamo un ulteriore impegno nelle prossime riunioni del Consiglio affinché vengano accettate le proposte del Parlamento Ue, magari trovando qualche compromesso sulla riforma di Dublino”. Conte ha risposto che questa proposta non è possibile nell’attuale situazione politica dell’Unione europea.

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Ma sul punto dei migranti, Conte si è visto attaccare anche da Udo Bullman, leader dei socialisti: “Non è questa l’Italia che conosciamo, l’Italia che conosciamo è quella di Spinelli – ha detto Bullman – . Il vostro governo deve smettere di mostrarci questo viso inumano, sui migranti”.  E sulla riforma di Dublino, il leader dei socialisti ha detto al premier italiano: “Sui migranti sono gli amici di Salvini che non vi aiutano: Viktor Orban, Jarosaw Kaczyski e Sebastian Kurz in Austria sono gli amici di Salvini che non vogliono riformare Dublino”.

Subito è arrivata la replica di Matteo Salvini, tirato in ballo dalle critiche a Conte: “Che alcuni burocrati europei, complici del disastro di questi anni, si permettano di insultare il presidente del Consiglio, il governo ed il popolo italiano è davvero vergognoso” – dice il leader della Lega – le élite europee contro le scelte dei popoli. Preparate gli scatoloni, il 26 maggio i cittadini finalmente manderanno a casa questa gente”.

Alla fine, anche Conte ha sentito il bisogno di replicare. “Un capogruppo ha dato del burattino a chi rappresenta il popolo italiano: io non lo sono e non mi sento. Sono orgoglioso di interpretare la voglia di cambiamento del popolo italiano e di sintetizzare la linea politica di un governo che non si piega alle lobby.  “Forse i burattini sono quelli che rispondono a lobby, gruppi di potere e comitati di affare””, ha detto il presidente del Consiglio.

Sorgente: Verhofstadt attacca Conte: “Burattino di Salvini e Di Maio”. Il premier replica: “Burattino chi risponde a lobby” – Repubblica.it

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