0 3 minuti 5 anni

Gravissime accuse per l’ex braccio destro della prima cittadina 5 Stelle: dopo la sua uscita, minacciava rivelazioni compromettenti. Diventato assistente della viceministra M5s Laura Castelli che però sospende la collaborazionedi OTTAVIA GIUSTETTI e DIEGO LONGHIN

Un ricatto a Chiara Appendino da parte del suo ex fidato braccio destro: un “affaire” che rischia di trasformarsi in una bufera su tutta l’amministrazione a 5 Stelle torinese. Nuovi guai per l’ex portavoce della sindaca, Luca Pasquaretta,    diventato assistente della viceministra dell’Economia, Laura Castelli, esponente torinese del Movimento 5 Stelle appena rinviata a giudizio per diffamazione, con altre 18 persone, per ingiurie su Facebook all’ex sindaco Fassino.: ma dopo l’ultima svolta Castelli  ha annunciato l’interruzione della collaborazione con Pasquaretta accusato di estorsione. Lui si difende in una nota: “Non ho mai ricattato Chiara Appendino. È tutto un equivoco, che chiarirò nelle sedi opportune. Ho massimo rispetto e fiducia nel lavoro dei magistrati. Vorrei ricordare che siamo tutti innocenti fino a prova contraria”

All’ex portavoce i carabinieri della procura di Torino hanno perquisito l’abitazione e sequestrato computer e cellulare, notificandogli un avviso di garanzia con accuse pesantissime di estorsione, traffico di influenze illecite e turbativa d’asta. I fatti che gli vengono contestati sarebbero avvenuti dopo che Pasquaretta ha dato l’addio agli uffici di Palazzo Civico perché travolto dallo scandalo di una consulenza da 5mila euro per una prestazione inesistente alla Fondazione del Salone del Libro.

Il ritratto/ La metamorfosi del “Pitbull” di Appendino: da portavoce a ricattatore della sindaca

Il pm Gianfranco Colace ha proseguito le indagini sul suo conto e nell’inchiesta è spuntata una nuova grave accusa: Pasquaretta, dopo la sua uscita, avrebbe ricattato proprio la sindaca Chiara Appendino, ora parte lesa nell’inchiesta, minacciando rivelazioni compromettenti se non lo avesse aiutato a trovare un nuovo incarico. I carabinieri vogliono capire se l’estorsione sia andata a buon fine.
Gli investigatori hanno acquisito anche tutta la documentazione relativa a questo nuovo compito assegnato a Pasquaretta. Nell’inchiesta sull’estorsione alla sindaca Appendino è stato anche ascoltato dal pm, come persona informata dei fatti, l’assessore torinese al Commercio, Alberto Sacco .

L’ex portavoce, che ai tempi del lavoro fianco a fianco con Appendino si era guadagnato il soprannome di “pitbull”, risulta indagato anche per apertura abusiva di luoghi di spettacolo e invasione di terreni, a proposito della sistemazione a Parco Dora, nella periferia torinese, di un maxischermo in occasione della finale di Champions League Juventus-Real Madrid, la stessa sera della tragedia di piazza San Carlo.

Sorgente: Torino, estorsione alla sindaca Appendino: indagato l’ex portavoce Pasquaretta: La difesa: solo un grande equivoco – Repubblica.it

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20