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Dopo le polemiche per la vittoria a Sanremo del’italo-egiziano Mahmood, ecco la proposta di legge dell’ex direttore di Radio Padania Alessandro Morelli

by Gabriele D’Angelo

 

Dopo le polemiche seguite alla vittoria dell’italo-egiziano Mahmood al festival di Sanremo, ora la Lega punta a una radio sempre più ‘sovranista’. O almeno è questo l’obbiettivo di una proposta di legge a prima firma Alessandro Morelli, presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera e fino allo scorso anno direttore di Radio Padania, che chiede di dare più spazio alla musica italiana.

“La vittoria di Mahmood all’Ariston dimostra che grandi lobby e interessi politici hanno la meglio rispetto alla musica”, dice all’AdnKronos Morelli: “Io preferisco – aggiunge – aiutare gli artisti e i produttori del nostro Paese attraverso gli strumenti che ho come parlamentare”. “Mi auguro infatti che questa proposta – dice parlando del suo progetto di legge – dia inizio a un confronto ampio sulla creatività italiana e soprattutto sui nostri giovani”.

Nel testo, che riporta le firme anche dei deputati Maccanti, Capitanio, Cecchetti, Donina, Fogliani, Giacometti, Tombolato e Zordan, dal titolo ‘disposizioni in materia di programmazione radiofonica della produzione musicale italiana’, si chiede, come si legge nell’articolo 2, che “le emittenti radiofoniche, nazionali e private” debbano riservare “almeno un terzo della loro programmazione giornaliera alla produzione musicale italiana, opera di autori e di artisti italiani e incisa e prodotta in Italia, distribuita in maniera omogenea durante le 24 ore di programmazione”.

Inoltre una quota “pari almeno al 10 per cento della programmazione giornaliera della produzione musicale italiana è riservata alle produzioni degli artisti emergenti”. Si stabilisce, inoltre che anche che “la vigilanza sull’applicazione della presente legge è affidata all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni” e che “in aggiunta a quanto espressamente previsto dalla normativa vigente, l’Autorità, a fronte della reiterata inosservanza delle disposizioni di cui alla presente legge, può in ultima distanza disporre la sospensione dell’attività radiofonica da un minimo di otto ad un massimo di trenta giorni”.

Sorgente: La Lega vuole la radio ‘sovranista’: “Emittenti trasmettano almeno una canzone italiana su tre” | L’Huffington Post

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