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Genova – La torre 8 del ponte Morandi, rimasta “orfana” dopo il taglio e calo a terra della sezione di impalcato che la univa alla 7, sul fronte ovest del viadotto, dovrebbe essere fatta saltare con l’esplosivo la mattina del 2 marzo. La data è stata indicata ieri mattina, nel corso della riunione in prefettura che ha visto partecipare i tanti attori in gioco: la polizia e i vigili del fuoco, le imprese a cui è stata affidata la demolizione, il Comune, la polizia municipale e le aziende nell’area dalle operazioni, da Ansaldo ai gestori di infrastrutture sotterranee.Quella di inizio marzo, delineata di fronte alla Commissione esplosivi, per vari motivi non è un’indicazione scritta nella pietra. Il primo è che l’uso delle cariche per abbattere il manufatto potrebbe essere influenzato dal maltempo. Possibile anche se poco probabile, invece, è un ripensamento sulla tecnica da usare per rimuovere la prima delle 8 torri del moncone ovest. Una prospettiva a cui ha accennato, ieri mattina, il commissario per la ricostruzione e sindaco Marco Bucci. «Non è stato ancora deciso nulla – ha detto – ma si potrebbe valutare di smontarla, tagliandola in questo caso verticalmente».Oggi, intanto, sarà effettuata una prova di evacuazione sul lato est, dove prosegue l’allestimento delle strutture di sostegno che saranno piazzate sotto alle due torri strallate. L’esercitazione non interessa in alcun modo la popolazione e sarà annunciata alle 9.30 dal suono di una sirena.Prosegui la lettura sull’edizione cartacea o in edicola digitale

Sorgente: La demolizione a Genova – Ponte Morandi, giù il 2 marzo la torre 8. Oggi prove di evacuazione per gli operai | Liguria | Genova | Il Secolo XIX

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