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La storia di Giuliano Pazzaglini, sindaco di Visso e senatore della Lega Nord, e dell’indagine per peculato sui soldi per il terremoto non registrati in bilancio si arricchisce di un nuovo capitolo. L’accusa che gli muove la procura di Macerata è di aver utilizzato per fini privati soldi pubblici, in questo caso donazioni destinate ai commercianti di Visso. E, come lui stesso ha spiegato agli investigatori della Finanza, tenendo una rendicontazione «su un file sul pc».Il senatore sindaco indagato per i soldi del terremoto imbarazza la LegaUna specie di contabilità parallela la cui storia fa il paio con il rapporto da chiarire con l’ex presidente della Croce Rossa locale, Giovanni Casoni, con il quale il 3 maggio del 2017, mentre il suo paese era ancora sommerse dalle macerie, ha costituito la società Sibyl Project. La procura di Macerata ha ottenuto a fine gennaio dal Gip il sequestro, sul conto di Pazzaglini, di 10.300 euro. Ovvero il denaro raccolto il 14 maggio 2017 da un motoraduno di solidarietà, e consegnato nelle mani del sindaco, nella sede comunale, il successivo 8 giugno, «con la finalità — si legge nel provvedimento di sequestro, confermato pochi giorni fa dal tribunale del Riesame — dell’acquisto di casette di legno per i commercianti di Visso rimasti privi delle sede dei loro esercizi».Sponsored by UNHCRScopri di piùNonna Lucia sarà ricordata sempre fra i grandi dell’umanitàGrazie ad un lascito nel suo testamento, un gesto d’amore straordinario[Opt out of Adyoulike ad targeting]Pazzaglini, che è stato eletto con la Lega il 4 marzo, sostiene di aver agito correttamente: «Quei soldi li ho ricevuti a titolo di privato cittadino. Mi era stato chiesto di usarli evitando le pastoie della burocrazia, e così ho fatto». «Ha usato quei soldi per allestire il palco durante la festa patronale e per altre spese sempre a vantaggio dei commercianti di Visso», spiega il suo avvocato difensore Giancarlo Giulianelli. «Non c’è reato». Ma intanto gli inquirenti indagano sul resto della contabilità parallela del sindaco: I due avevano preso a confezionare cesti con prodotti tipici. «Ripartiamo da qui… Pacco solidale Sisma», vi era scritto su. Peccato che non si trattasse di solidarietà ma di acquisti effettuati da una società privata. Anche in questo caso pare che manchi la rendicontazione. Per questo motivo la Guardia di Finanza depositerà nelle prossime settimane un’informativa su tutti i soldi utilizzati dal comune di Visso, e dal senatore leghista, arrivati attraverso le donazioni per il sismaE la Lega? Si chiude in un silenzio piuttosto imbarazzato. In attesa di sapere come si evolverà l’inchiesta.

Sorgente: Il senatore sindaco indagato per i soldi del terremoto imbarazza la Lega

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