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Il fact checking: le parole del governo. Nella battaglia di propaganda anche le gara di cifre sui possibili. Risparmi modificando il progetto: impossibile tagliare 1 miliardo

di Paolo Griseri

Quando si alza la polemica le cifre diventano armi contundenti scagliate contro l’avversario (o l’alleato di governo). Succede anche in queste ore per la Tav. Verifichiamo alcune tesi.

• Di Maio: “Non vado a Chiomonte visto che lì non è stato scavato un solo centimetro. C’è solo un tunnel geognostico”. Di Stefano: “Di quale opera parla Salvini? Non è andato a vedere la tav ma un buco di 5 metri”
Di Maio dice il vero

A Chiomonte non è stato ancora scavato il tunnel di base che da mesi viene scavato sul versante francese (ieri era arrivato a 6,4 chilometri). Di Maio dice il falso quando parla di “solo un tunnel geognostico”. Si tratta infatti di una galleria di 7.200 metri, lunga come la somma di tutte le gallerie della tangenziale di Napoli. Non “un buco di 5 metri” dunque, come dice Di Stefano. Senza specificare che i 5 metri sono il diametro, non la lunghezza.

• Di Maio: “I soldi della Tav si possono utilizzare per la metropolitana di Torino e per l’autostrada Asti-Cuneo”
In gran parte falso.

In caso di stop i 2,8 miliardi che l’Italia doveva spendere per la Tav dovranno essere spesi per smontare e mettere in sicurezza i 25 chilometri di gallerie già scavati. E probabilmente non basteranno perché dovranno anche essere risarcite le società vincitrici degli appalti e restituiti i soldi già spesi dall’Europa. Si potrebbero forse risparmiare una parte degli 1,7 della tratta italiana.

Ma è da vedere se davvero non si dovranno utilizzare anche quelli per lo stop. Inoltre non è semplice spostare gli stanziamenti da un capitolo di spesa all’altro. Infine rimangiarsi l’impegno internazionale assunto con Francia e Unione europea potrebbe comportare per l’Italia penalizzazioni anche sui finanziamenti di Bruxelles per altre grandi opere.

• Salvini: “La Tav fa bene all’ambiente. Circolano 3 milioni di tir sulle strade. Se ne togliamo un milione respiriamo meglio”
Sostanzialmente vero.

Nel 2017 sono transitati sotto il tunnel autostradale del Frejus 740 mila tir. A questi vanno aggiunti i 2,3 milioni che complessivamente transitano ai valichi stradali di Ventimiglia e del Monte Bianco. Con la realizzazione del tunnel di base la stima è che di questi 3 milioni complessivi di tir, circa un milione venga eliminato trasferendo le merci sui treni. . Nei primi sei mesi del 2018 il traffico sotto il Frejus è aumentato del 6,5 per cento rispetto all’anno precedente.

• Salvini: “Con gli aggiustamenti e le riduzioni di alcune opere faraoniche si può risparmiare fino a un miliardo”
Sostanzialmente falso.

Sulla tratta internazionale si può abolire la stazione di Susa. Abolire significa che l’interscambio tra linea storica attuale e linea ad alta velocità avviene più a valle, a Bussoleno. La stazione internazionale di Susa è un’opera certamente di grande impatto ma di scarsa incidenza sui costi rispetto al totale. Eliminandola si risparmiano circa 170 milioni ma una parte si dovrà spendere per attrezzare quella di Bussoleno. Risparmio totale, 100 milioni circa sui 2,8 miliardi complessivi della quota italiana della tratta internazionale.

Sulla tratta nazionale si discute invece se abolire la galleria di 16 chilometri di Avigliana e il collegamento con lo scalo logistico di Orbassano. Costo dell’opera 1,5 miliardi. Ma la galleria non si può abolire perché si creerebbe una strozzatura del traffico merci allo scalo logistico. Il vantaggio è che la galleria servirà dopo il 2030 quando sarà completato il tunnel di base. Nel frattempo i governi passano e cambiano.

Sorgente: Dal tunnel che “non esiste” ai soldi “da usare per altro”: le grandi fake sull’opera | Rep

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