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Il regista di Blackkklansman infiamma la platea: “Le elezioni 2020 sono dietro l’angolo”. Per Alfonso Cuaron “siamo tutti parte dello stesso oceano”

Chris Pizzello/Invision/AP

Spike Lee infiamma la platea degli Oscar e tutto il pubblico lo applaude in piedi. Ricevendo il premio per la migliore sceneggiatura non originale per BlacKkKlansman, il regista afroamericano ha detto: “Le elezioni 2020 sono dietro l’angolo, ricordiamocelo, possiamo fare una scelta di amore e non di odio”. Spike Lee ha ringraziato la nonna “che era stata una schiava. Rendo omaggio a lei e ai nostri antenati, grazie al loro sacrificio siamo qui, grazie per aver costruito il Paese e sopportato il genocidio dei nativi”.

Altro discorso politico, questa volta in spagnolo, da Javier Bardem. “Nessun paese può costruire muri e porre barriere” ha affermato l’attore, introducendo il premio al miglior film straniero andato a Roma. Cuaron è salito sul palco per la seconda volta (la prima per l’Oscar per la fotografia) “Sono cresciuto vedendo film stranieri – ha detto il regista messicano – Siamo tutti parte della stessa emozione, tutti parte dello stesso oceano”.

Sorgente: Da Spike Lee ad Javier Bardem. Agli Oscar contro il muro di Donald Trump | L’Huffington Post

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