Nel giorno in cui tutti attendono l’esito del voto su Rousseau per il caso Diciotti, la Lega va in pressing sui 5Stelle per l’autonomia, altro tasto dolente nel rapporto tra i due alleati di governo. E lo fa con due big del partito.Scende in campo Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e braccio destro del leader leghista. E lo fa con parole chiare: “L’autonomia è un tema centrale per il governo, più del caso Diciotti, e la Lega ha fiducia” che venga realizzata. L’autonomia faceva parte del programma di governo e deve essere fatta bene. C’e una discussione in corso e anche lì abbiamo fiducia perché è quello su cui hanno votato i cittadini delle due Regioni. L’hanno chiesto anche quelli dei cinque stelle in Veneto e Lombardia che hanno appoggiato il referendum”.Ma molto netta è anche la posizione della ministra per le Autonomie, Erika Stefani: “L’autonomia è nel contratto e so che l’M5s ha sostenuto le ragioni del referendum in Veneto e Lombardia, credo che bisogna essere coerenti”. E stoppa le ipotesi di modifica della legge: “Ho ascoltato perché è giusto sentire anche opinioni diverse ma se un’intesa è firmata anche dal presidente del Consiglio, com’è possibile fare un emendamento e imporre a una delle contraenti la modifica del contratto?”.Video: Autonomie, la ministra Stefani (Lega): “È nel contratto, M5S sia coerente”Mentre il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, si schiera per l’unità nazionale e l’autonomia della città: “Entro quest’anno faremo un referendum per la totale autonomia della Città di Napoli: avremo così più risorse economiche, meno vincoli finanziari, più ricchezza, più sviluppo, meno disuguaglianze”. E aggiunge: “Successivamente proveremo a realizzare, se lo vorranno anche le altre popolazioni del Sud, un referendum per l’autonomia differenziata dell’intero Mezzogiorno d’Italia”.De Magistris: “Entro l’anno referendum per l’autonomia di Napoli, poi la criptomoneta”