0 4 minuti 6 anni

Dopo essersi unito al primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando che ha rifiutato di applicare il decreto sicurezza per via dei dubbi sulla sua compatibilità costituzionale, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris raddoppia la sfida al ministro degli Interni Matteo Salvini. De Magistris è infatti pronto ad accogliere la nave SeaWatch che nessuno vuole far sbarcare: «Mi auguro che questa barca si avvicini al porto di Napoli perché contrariamente a quello che dice il governo noi metteremo in campo un’azione di salvataggio e la faremo entrare in porto. Sarò il primo a guidare le azioni di salvataggio». Del resto per i 32 migranti a bordo si dovrebbe applicare il diritto internazionale del mare, che prevede lo sbarco nel primo porto più sicuro dopo un salvataggio, a prescindere dall’idea Salvini. Che però ha replicato rapidamente: «I porti italiani sono chiusi, abbiamo accolto già troppi finti profughi, abbiamo arricchito già troppi scafisti! I sindaci di sinistra pensino ai loro cittadini in difficoltà, non ai clandestini». Ma il primo cittadino del capoluogo campano ha paragonato le scelte dei governanti a quelle dei trafficanti di uomini e si è anche rivolto al premier Giuseppe Conte.

LEGGI ANCHE: La rivolta dei sindaci contro Salvini

DE MAGISTRIS: «QUESTI GOVERNANTI COME I TRAFFICANTI»

«I comportamenti dei governanti», ha dichiarato il sindaco di Napoli ai microfondi di radio Crc, «si avvicinano a quelli dei trafficanti di esseri umani perché se loro lucrano su questa gente, i governanti lucrano politicamente facendo credere alle persone che l’infelicità dei Paesi occidentali sia dovuta alla gente e ai bambini che stanno morendo in mezzo al mare». Secondo de Magistris, «lasciare persone e bambini in mezzo al mare con il gelo e la tempesta è qualcosa di indegno, criminale. Sarebbero tanti i modi per apostrofare i governanti del mondo e quelli italiani che per un po’ di propaganda politica passeranno alla storia per quelli che hanno fatto morire persone in mare. Sarà la storia che li giudicherà e mi auguro anche qualche tribunale perché di fronte ai crimini non c’è solo l’accusa politica o lo sdegno esistono anche i tribunali»

LEGGI ANCHE:Cosa sappiamo sui porti chiusi a SeaWatch e SeaEye

«SALVINI, DI MAIO, TONINELLI SULLA BARCA DELL’INDEGNITÀ»

L’opinione di De Magistris è netta: «Da italiano sono indignato di essere in questo momento rappresentato da Salvini che rappresenta l’intero governo perché tutti i Di Maio, i Toninelli e altri sono su questa barca dell’indegnità. Infine l’appello al presidente del consiglio Giuseppe Conte: «Mi auguro che da alcune componenti più sensibili di questo governo si senta battere un colpo perché non ci sto più nemmeno a dire che è solo Salvini perché se fosse così significa che è diventato il padrone del governo. Il governo ha una sua collegialità, il premier batta un colpo e ci faccia sapere se siamo il Paese che fa morire i bambini in mezzo al mare. Se siamo arrivati a questo c’è da fare ben altro che la disobbedienza civile».

«L’UE CHIEDE CHE GLI STATI CONTRIBUISCANO ALLO SFORZO»

Intanto un portavoce dell’esecutivo Ue ha spiegato che la Commissione europea è stata in contatto con un certo numero di Stati membri per trovare una soluzione per un rapido sbarco delle persone attualmente presenti a bordo di Sea Watch 3 e Sea Eye. «Nei giorni scorsi, il commissario Avramopoulos ha anche contattato direttamente gli Stati membri», ha specificato il portavoce, precisando che «Avramopoulos chiede agli Stati membri di fornire il loro sostegno e contribuire a questo sforzo congiunto per sbarcare quelli a bordo in modo sicuro e il prima possibile».

Sorgente: De Magistris sfida Salvini anche sui porti


Scopri di più da NUOVA RESISTENZA antifa'

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.