Centrodestra, Berlusconi-Salvini: patto per cercare voti tra i grillini
Su questo schema di apertura ai grillini, però, la Meloni non è d’accordo. Il clima comunque è buono. La cena, dicono i presenti, anche. Si cerca di non litigare. Ci si riesce. A un certo punto la Meloni propone: «Matteo, perché il presidente del Senato non lo fai tu?». Sarebbe un modo per facilitare l’incarico per Palazzo Chigi o forse no. Comunque Salvini prende tempo. Per Berlusconi, l’importante è che Salvini non tratti in proprio con M5S. Perché sennò, salta tutto e la coalizione non c’è più». Si stanno sforzando di evitare questo big bang. E la serata di ieri sembra un passo avanti nell’unità. Che comunque è sempre a rischio.
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Nella sala da pranzo di Grazioli, Salvini si è fatto accompagnare da Giorgetti, Meloni da La Russa e Berlusconi li accoglie in compagnia non di Gianni Letta ma di Licia Ronzulli e Niccolò Ghedini: due abituati a parlare e a capirsi con il capo del Carroccio. Meloni dice a Salvini che non può giocare in coalizione come premier e da solo per le presidenze delle Camere. Salvini risponde a lei e Berlusconi: «Io non ho avviato nessun accordo con i grillini. Sono stupidaggini quelle che vengono messe in giro». Cioè sulla doppietta salvinista per Montecitorio e Palazzo Madama formata dal leghista Giorgetti e dal grillino Toninelli. Berlusconi in proposito avanza un’altra coppia: «Votiamo tutti Giorgetti alla Camera, e anche io mi opero per far arrivare su di lui consensi pure dai grillini e qualcuno dal Pd, e votiamo tutti Romani a Palazzo Madama, dove bastano i nostri voti».
Devono stare tutti insieme, cercando di superare le reciproche diffidenze. Berlusconi teme che Salvini voglia votare presto e c’è tra i forzisti chi lo vede già impegnato in una nuova campagna elettorale. E ancora: Silvio teme che Salvini voglia stare all’opposizione di qualunque governo possibile, di scopo o quel che sia, lucrando consensi ai danni di Forza Italia per poi incassarli nel voto magari già il prossimo autunno. Ma nella serata, più dei dubbi sono emersi i comuni propositi. E oggi Berlusconi vede a pranzo lo stato maggiore forzista, e poi presenta a Montecitorio i nuovi eletti del suo partito. Cercando di rassicurare tutti.
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