Strage di Istanbul, l’Isis rivendica l’attentato di capodanno. Killer originario dell’Asia Centrale – Repubblica.it
Il volto dell’attentatore, smentite le foto precedenti
La stampa turca rivela nuove informazioni sulla caccia all’uomo. Forse stessa cellula dell’attacco all’aeroporto
ISTANBUL – Dopo oltre 30 ore, l’Isis ha rivendicato l’attentato di Istanbul di capodanno. L’attentatore – che ha fatto fuoco nel locale Reina, uccidendo 39 persone (le vittime) – “un eroico soldato del califfato”, si legge nella rivendicazione, ha colpito “il più famoso nightclub dove i cristiani stavano celebrando la loro festa apostatica”. E attacca la Turchia “serva dei crociati”.
Che l’attacco fosse legato all’Isis lo avevano già confermato le indagini delle forze di sicurezza turche. Che stanno cercando in tutto il Paese l’attentatore, che dovrebbe essere originario dell’Asia centrale, Kirghizistan o Uzbekistan.
Intanto la polizia ha smentito che le immagini circolate su alcuni canali social e sui media turchi siano riferite al volto dell’attentatore. Non sarebbe quindi il ragazzo con la barba l’autore della strage, bensì l’uomo ripreso in un video di sorveglianza. La foto è molto sgranata e rende difficile individuare e identificare il terrorista.
Secondo i media turchi, l’autore della strage sarebbe legato alla stessa cellula che a giugno colpì l’aeroporto Ataturk, causando 47 morti. In base alle testimonianze raccolte, sembra ormai certo che l’attentatore parlasse arabo.
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Istanbul, l’attentatore spara con un kalashnikov nel locale
In un articolo di fondo del quotidiano Hurriyet, Abdulkadir Selvi scrive che la Turchia ha ricevuto il 30 dicembre infomazioni di intelligence dagli Usa in merito a possibili attacchi a Istanbul o ad Ankara nella notte di Capodanno, ma senza alcuna segnalazione di particolari obiettivi. Secondo quanto riferito dalla Cnn Turk, che cita fonti dei servizi
segreti, le segnalazioni di possibili attacchi avevano scatenato una serie di blitz della polizia e delle forze speciali, tra il 28 e il 31 dicembre. Nel corso delle operazioni sono stati arrestati 63 presunti affiliati all’Isis.